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L’amore universale

Il discorso che è stato portato, innescato sul pianeta è dell’amore universale: abbiamo avuto un Budda che ha portato la via della mente seicento anni prima, una via meravigliosa, ma che, purtroppo, non è facile per tutti.  Una via proprio della cosciente autoanalisi, auto introspezíone giorno per giorno, anzi, direi, secondo per secondo. Il Budda insegna la via dei presente.  Abbiamo anche il Tao di Lao Tzu che è veramente la via celeste, la via dell’armonia.  Sono punti meravigliosi:        abbiamo lo Zen, ma tutti questi arrivano dall’oriente.



Credere senza appartenere

Qui in occidente insegnano, portandoceli dall’oriente, concetti di armonia, che noi abbiamo perso grazie a questo svilire il Cristianesimo all’origine. Ma nel Cristianesimo all’origine c’era già una interiorità vera. Era ciò che veniva detto “ama il prossimo tuo come te stesso”, ed era vissuto.  “Cercate il Regno di Dio che è dentro di voi”, non “cercate Dio”.  Dio non è trovabile dall’uomo.  Soltanto il Padre, verbo, Cristo, può essere inter pares a Dio. Gli uomini proprio attraverso lo sviluppo della spiritualità interiore possono elevar-si , attraverso il sé reale, al padre e poi, attraverso il Padre a Dio.  Pensare che l’uomo diventi come Dio è assurdo.  L’uomo può realizzare la sua spiritualità, la sua individualità spirituale per poi pian piano congiungersi al Padre.  Ecco perchè nella nuova coscienza abbiamo una caratteristica fondamentale: la necessità di credere senza appartenere.



La dogmatica

Qualsiasi ordine religioso strutturato è una appartenenza, è comunque, un modo di accompagnare quegli uomini che ancora non sono in grado di camminare con le proprie gambe e di mantenerli sul sentiero che dovrebbe farli crescere per diventare coloro che coscientemente, poi, camminano con le loro gambe.

Questo, purtroppo, però poi non avviene, perchè al di sopra il primo impulso viene come spinta al vivere civile: a questo punto troviamo le barriere della dogmatica; quando qualcuno chiede qualcosa in più, viene limitato nel suo agire, nel suo pensiero: purtroppo abbiamo visto che cosa è successo ai liberi pensatori di poco tempo fa, proprio perchè in queste strutture chiuse ci sono delle barriere ideologiche ben precise.  Ognuno pensa di essere il meglio, ogni religione pensa di essere la migliore e, purtroppo, è questa la disgrazia dell’umanità.  Ci ha provato anche Gahndi in India a riunire i capi religiosi, dialogare con loro per vedere come poter condividere questo enorme patrimonio culturale che erano le religioni indiane, di farle convivere, chiedere loro di fomentare la fratellanza umana anche diversamente fra gli aspetti religiosi.

Ha fallito anche lui, anzi, si può dire che, proprio a causa dell’aspetto religioso fu eliminato perchè disturbava.



L’umanità è ancora barbara

Come vedete non siamo ancora pronti per vivere la nuova era.  L’umanità è ancora barbara, sono passati duemila anni dall’avvento di Cristo, siamo ancora esseri barbari.  Se fossimo veramente cristiani  nella sua parola, non succederebbe nel mondo quello che sta succedendo.  Lo sfruttamento di pochi su molti, la distruzione sistematica di tutto ciò che non è uguale al nostro pensiero, le superstizioni lasciate sviluppare appositamente per distruggere la realtà umana. Aspetti negativi fomentati apposta affinché l’uomo, non prendendo coscienza di sé, sia meglio governabile e portato dove si vuole.  Sono molti esseri che fanno di tutto per fomentare l’ignoranza o per creare confusione, affinché l’uomo non si ritrovi in se stesso.
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